ANTONIETTA ORSATTI
Antonietta Orsatti (Casacanditella, Chieti, 1940) si avvicina da adolescente all’arte seguendo uno zio, Federico Spoltore (1902-1988), all’epoca noto pittore, che frequenta a Guardiagrele, paese dove ha luogo la prima formazione scolastica. Studia ceramica nell’Istituto d’Arte di Chieti dove è allieva – tra gli altri – di Tommaso Cascella. Inizia a insegnare, ma decide di riprendere gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, scegliendo il corso di scultura con Pericle Fazzini. Nel soggiorno romano, ha modo di seguire le lezioni di affresco presso la Scuola delle Arti decorative di via San Giacomo, diretta da Giuseppe Ciotti. Si diploma in scultura nel 1967 con una tesi su Felice Antonio Giuliante, l’ultimo scalpellino abruzzese, morto pochi anni prima. Inizia a esporre in diverse gallerie, in Abruzzo e a Roma. Dagli anni settanta, dopo il matrimonio, coltiva la ricerca artistica in solitudine, interrompendo quasi del tutto le mostre. Il suo lavoro passa dalla scultura in pietra alla terracotta; dagli anni novanta si concentra sulla pittura a tempera da muro e sullo stucco dipinto. Inizia un’interessante pratica di approfondimento del suo lavoro, con l’edizione di alcuni libri d’artista. Nell’ultimo decennio, accanto a una prodigiosa ripresa del disegno come pratica poetica, riprende la scultura in pietra.